5 motivi per cui la Bibbia andrebbe studiata seriamente.

Si dice spesso che la Bibbia non ha bisogno di essere studiata per essere capita. Questo è vero solo in parte. Certamente quel contenuto essenziale che può provocare la fede ce l’ha insito, ma è la Bibbia stessa a dirci che non è sempre facile capirla e che questo potrebbe anche portare a delle sgradevoli conseguenze. Guarda per esempio cosa dice la secondo epistola di Pietro riguardo alle lettere di San Paolo “…e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture” (3:16). Non era poi cosi facile capire Paolo. Parola di Pietro!

 

Oggi ti dirò cinque motivi per cui la Bibbia andrebbe studiata seriamente.

1. La Bibbia è stata scritta in lingue diverse dalle nostre: L’Antico testamento in ebraico e il Nuovo in una forma di greco antico, quello che comunemente gli specialisti chiamano Koinè¹. In Apocalisse 9:11 si parla di queste due lingue. Questo implica che potrebbero esserci dei contenuti lessicali che non sempre sono chiarissimi in traduzione e andrebbero chiariti in originale. Si può certamente leggere e capire Shakespeare in traduzione ma non potrai mai studiare Shakespeare in traduzione. Questo vale anche per le Sacre Scritture!

2. La Bibbia è stata scritta e vissuta in tempi e paesi lontani dai nostri. Il Nuovo Testamento è stato scritto circa 2000 anni fa; l’Antico ancora qualche millennio prima. È inevitabile che conterrà usi e costumi diversi dai nostri che vanno capiti prima di essere giudicati e interpretati e sopratutto applicati.

3. La Bibbia è un contenitore che racchiude libri scritti da persone diverse e in epoche diverse. Ma diversi sono anche i generi con cui fu scritta. Per non parlare poi delle tecniche letterarie e le figure retoriche usate. Tantissime! Sai per esempio cos’è un chiasmo, una metonimia, una epanortosi o un semplice parallelismo? Per non rischiare di fare fiasco bisogna conoscerli bene quando la interpretiamo.

4. La Bibbia non contiene solo nudi fatti ma anche interpretazioni e riflessioni di quei fatti. Per coglierli correttamente bisogna sapere come quegli uomini antichi riflettevano e interpretavano quei fatti. Per esempio, lo sapevi che Paolo e perfino Gesù usarono alcuni metodi rabbinici per interpretare l’Antico Testamento? In soldoni: bisogna conoscere il loro modo di fare teologia e esegesi altrimenti faremo errori madornali quando lo faremo noi.

5. Gli autori biblici hanno scritto e vissuto in contesti storici e religiosi ben precisi: per esempio quello dell’Antico Testamento è il Vicino Oriente antico, e quello dell’apostolo Paolo è quello Greco/Romano. Questi dati vengono presupposti di continuo nella Sacra Scrittura e il lettore odierno ne è ignaro se non li studia. E cosa ancora più grave, a motivo di queste carenze, interpreteremo quasi certamente male il messaggio biblico.

 

È evidente che questa lista non è esaustiva ma solo esemplificativa. Lo scopo è di incoraggiarti a prendere in seria considerazione l’idea di studiare seriamente la Bibbia per non correre il rischio di interpretarla e viverla male. Facendolo sarai certamente di aiuto anche ad altri!

In un prossimo articolo parleremo di Scuole Bibliche e Istituti di formazioni teologiche

 

di Angelo D’Agostino.

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NOTE

¹Alcune parti anche in aramaico.