CONSIGLIO DI LETTURA: Elohim, la prova del dio alieno di D. Arrichiello

Elohim, la prova del dio alieno di Daniele Arrichiello edizioni Marotta & Cafiero.

Confesso che il titolo e la copertina sono mascalzoni e volutamente equivoci. Ma fa bene il suo lavoro: attira l’attenzione! Ma non è solo la grafica ad essere buona ma anche lo scopo e il contenuto. Cominciamo dallo scopo: l’obbiettivo è quello di destituire di fondatezza logica, scientifica e religiosa quella teoria complottista tanto in voga degli antichi alieni creatori. Secondo questa teoria l’uomo è stato creato dagli alieni e i libri religiosi come la bibbia ce ne raccontano la storia sotto forma di mito. E’ solo da decifrare!

E’ proprio la bibbia il trampolino di lancio per i molti complottisti vecchi e nuovi che vogliono provare la loro tesi. Secondo loro, la bibbia in originale (Ebraico e greco) scrisse il vero sulla genesi dell’uomo ma i traduttori, e in primis i teologi/esegeti, cercarono (sic! cercano ancora) di nascondere tutto con cattive traduzioni o spiegazioni allo scopo di nutrire la fede delle persone e tenerli legate alla religione e prinpipalmente al cristianesimo. Non tutti i complottisti hanno avuto le stesse motivazioni e gli stessi obbiettivi, ma a grandi linee si assomigliano tutti. Uno degli ultimi arrivati ha fatto scalpore con i suoi libri vendutissimi, forte dal fatto che si professa “traduttore specialista” in ebraico. Costui è quello che si fa sentire con maggiore zelo in questi ultimi tempi: stiamo parlando di Mauro Biglino.

Arrichiello nel suo tomo di oltre 600 pagine scrive di Rael, von Daniken, Sitchin e altri ma si premura principalmente di Biglino e dei suoi libri con dei rimandi precisi e con delle confutazioni puntuali. Dimostra con fatti alla mano che non soltanto queste bizzarre teorie non hanno fondamento ma in alcuni momenti mostra la mala formazione e la mala fede dell’autore/i.

Siccome si parla di lingue originali, e quindi ebraico e greco, Arrichiello si confronta e cita spesso lessici e grammatiche specialistiche per dibattere, e poichè il libro trampolino per i complottisti è la Bibbia, Arrichiello si dilunga anche in tematiche come le traduzioni, la filologia, la critica testuale ecc…  E’ sulla logica che il libro sovente aiuta, quando per esempio fa notare le incogruenze che si creerebbero se si decidesse ad aderire alle tesi complottiste.

Il materiale in esso contenuto è vastissimo e a tratti dà l’impressione di essere trattato con lentezza e in modo disadorno ma è il normale svolgimernto di chi vuole essere capito da tutti trattando il materiale in modo divulgativo più che tecnico. Anche questo è una nota positiva di questo libro, è destinato a tutti, e pur essendo digiuni di queste tematiche, la parte iniziale del libro si premura di essere propedeutico.

Non ultimo per meriti, è la volontà dell’autore di rilasciare l’opera con licenza non commerciale (creative commons).

Pur conoscendo altri tentativi, ritengo il libro di Arichiello il più esauriente e utile. Consiglio la lettura!

Buon studio!