Lutto per J.Gnilka, il prolifico esegeta.
Si è spento il 17 gennaio all’età di 89 anni a Monaco di Baviera il grande neotestamentarista tedesco Joachim Gnilka.
Conosciuto il tutto il mondo per i sui contributi teologici, storici ed esegetici, abbiamo potuto godere anche in italia dei suoi preziosi contributi grazie alle numerose traduzioni dei suoi libri, in primis i suoi commentari, alcuni dei quali inseriti nella prestigiosa collana dei <<Commentari teologici del nuovo testamento>> editi dalla Paideia: Filippesi, ma principalmente il suo monumentale commentario a Matteo con quasi 1600 pagine. Cittadella editrice ha tradotto il suo altro commento al Vangelo di Marco, un tomo di 1000 pagine.
Ha dedicato i suoi studi anche alla figura del Gesù storico, a quella degli apostoli Paolo e Pietro e una disamina preziosa sui primi cristiani con delle illuminanti intuizioni esegetiche (tutti editi con Paideia). Molti altri testi sono nati sotto la sua penna ma il coronamento delle sue fatiche (a mio parere) è la sua Teologia del Nuovo Testamento (Padeia 2004), revisione e supplemento di quella già edita con Queriniana (1992).
La sua erudizione è fuor di dubbio e pur adottando il metodo storico/critico nella sua esegesi non fu mai eccessivamente sospettoso su questioni ortodosse. Ma ciò che colpisce dei sui scritti è la sua voglia di essere divulgatore delle scienze bibliche tradita dalla sua estrema chiarezza.
Tutto il mondo accademico ha perduto un grande studioso, e tutti noi, chi meno e chi più, è in debito verso Gnilka.