Gesù e i rotoli di Qumran. Cristo conosceva gli Esseni?

Gesù e Qumran

Premetto che mi discosto dall’idea di nicchia che Gesù fosse un esseno (così già il semitista G.F. Moore 1851-1931) o un ex esseno o che il cristianesimo primitivo fosse una forma di essenismo decollato (già  così Renan), concordo però con la maggioranza degli studiosi odierni che per certo Gesù conosceva gli Esseni e conosceva i loro insegnamenti (così per esempio J. H. Charlesworth e Carmignac).

Considerando le notizie di prima mano e complementari su di loro giuntaci da Filone, Giuseppe Flavio, Plinio il Vecchio (e dello PseudoIppolito) sul loro successo adeptico (tantissimi), collocazione geografica (anche a Gerusalemme e in altre città), numero (almeno 4000), organizzazione e credo, sarebbe stato inverosimile se non fosse stato così (contro è F.V. Filson, ma non convince). Viene da chidersi: Solo Gesù sarebbe stato digiuno e ignaro degli esseni? Il buonsenso ci dice che è improbabile.

Detto ciò, prima di proseguire, due ultime premesse: 1. Come si intuirà dal titolo, io sono tra quelli che associa le rovine, i rotoli e le grotte al movimento essenico e 2. non analizzerò per esteso l’argomento ma esporrò solo uno dei tanti indizi trovati negli insegnamenti di Gesù che a parere mio è inoppugnabile e a differenza del buonsenso di prima è anche verificabile.

E’ detto! Ma dove?

Nel famoso sermone del monte Gesù dice:

Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”.(Matteo 5:43)

E’ opinione comune che questa non è una citazione dall’antico testamento in quanto pur trovando “ama il tuo prossimo” (Lev. 19:18) non troviamo mai un ordine esplicito di ‘odiare il nemico’. Gli esegeti Craig.L Blomberg  e Harrington Daniel si fanno portavoci di tutti gli altri studiosi quando del nostro verso dicono:

La caratteristica che rende questa citazione senza eguali tra le antitesi è che solo metà risulta corrispondere a qualunque testo dell’antico testamento…  (Blomberg, Mattew NAC 1992)

“…in quanto a “odia il tuo nemico” non troviamo questa citazione nell’antico testamento…” (D.Harrington, Sacra pagina Matteo,LDC)

L’argomento si fa interessante quando scopriamo che nemmeno nella vasta letteratura rabbinica troviamo tale incitamento (invano cercheremo nel Talmud; mishna; midrash; tosefta; targum; apocrifi e pseudoepigrafici). Ma allora chi o cosa stava citando Gesù?

E’ proprio tra i rotoli del mar morto che troviamo gli unici e i migliori paralleli. Nella Regola della comunità, il rotolo che tecnicamente viene chiamato 1QS, troviamo scritto:

“Che essi possano amare tutti i figli della luce (cioè i credenti esseni)…e odiare tutti i figli delle tenebre (i non esseni e quindi nemici)”  (1:3-10; 19:21-22  parentesi mie).

Non è il solo tra i rotoli ma ci basti per il momento al nostro scopo. Tuttavia anche lo storico Giuseppe Flavio nella sua ‘Guerra giudaica’ (II 139) ci conferma che tra i giuramenti di un iniziato esseno c’era quello di “combattere sempre gli ingiusti”, molto simile evidentemente al ‘odiare [gli increduli nemici]’.

Potremmo argomentare ancora su altri indizi per la possibile e verosimile conoscenza da parte di Gesù del pensiero essenico (vd per esempio: il rimprovero agli estremismi sabbatici riscontrabili solo in ambiente esseno e mai rabbinico) ma non lo faremo per ovvi motivi, ma anticipo che ciò che trapelerebbe alla fine, oltre all’ovvio materiale comune di alcune idee, è l’originalità, la discontinuità e l’impatto del messaggio Gesuano quando paragonato e letto nella sua interezza. Per certo comunque sarebbe palese una influenza al negativo su Gesù.

Dai vangeli sappiamo che Gesù parlò a Sadducei, Farisei, Erodiani e Battisti. Ma senz’altro, seppur non menzionati, tra i suoi uditori ci furono anche degli Esseni o come minimo la loro forma mentis; e Gesù lo sapeva bene e alcuni dei suoi loghia lo confermano!

(di Angelo D’Agostino)

Buon studio a tutti!