La bibbia incoraggia veramente l’ignoranza teologica? Un piccolo articolo.

Il problema “dell’ignorante spirituale” è un cancro da cui bisogna vaccinarsi assolutamente! L’equazione “più ignorante, uguale più guidato dallo Spirito” è pericolosissima. La storia ne è testimone! Dire, poi, che si imita l’ignoranza degli Apostoli non basta. Il problema più grande è che quest’ultima favola, e tutte le altre, non corrispondono nemmeno ai fatti. Infatti, che gli scritti apostolici e canonici (cioè il nuovo testamento) era vergati da ignoranti o sempliciotti è tutto da dimostrare.

Chi li legge in greco (la lingua originale del NT) sa che non sempre sono disadorni e bruttini come si crede. Anzi tutt’altro! Sono strutturati bene e usano espedienti letterari notissimi a quei tempi: vedi per esempio quasi tutti gli espedienti retorici nelle epistole e persino nei Vangeli: antitesi, anafore, chiasmi, inclusio ecc… Scrivevano per convincere e sapevano di farlo!!!

Personalità dotte come il medico e storico Luca e l’eruditissimo rabbì Paolo ci mettono in binari contrari all’ignoranza. Per non parlare di alcuni imperativi apostolici del tipo:

“…le cose udite da me…affidale a uomini che siano capaci di insegnarle ad altri” (2Tm 2:2)

“Il servo del Signore…deve essere mite con tutti, capace di insegnare” (2Tm 2:24)

Persino il vangelo di Marco, quello più criticato da alcuni esegeti per i sui presunti inestetismi (vedi per esempio la paratassi), oggi, alla luce delle più recenti scoperte linguistiche, lo si rivaluta. Quindi bisogna andare seriamente cauti con l’ideologia dei “semplici e ignoranti”.

Infine, nella critica alla formazione teologica ci si dimentica sovente che esiste un ministerio nella chiesa, e per la chiesa, che si chiama “dottorato” (Ef 4:11; il didaskalos in gr: l’insegnante, il maestro, il dottore), dal qual si evince che la formazione di alcuni era stata prevista ed infine stabilita dalla Scrittura. La “semplicità evangelica” non va confusa con l’ignoranza cercata e voluta.

(Angelo D’agostino)